
Il PNRR, attraverso la “Missione 1 – Investimento 2.1 Attrattività dei borghi storici”, prevede un finanziamento di oltre 1 miliardo di euro – per il rilancio e la valorizzazione dei piccoli borghi italiani – suddiviso in due linee d’intervento:
- la Linea A, volta all’individuazione di 21 “Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati”, con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro;
- la Linea B, volta a supportare 229 “Progetti locali per la rigenerazione culturale e sociale”, con una dotazione finanziaria complessiva di 580 milioni di euro.
Nel dettaglio la Linea B – per la quale il Ministero della Cultura ha lanciato un Avviso pubblico – ha l’obiettivo di promuovere progetti di rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio storico, artistico e culturale dei piccoli centri italiani in sinergia con l’ideazione e lo sviluppo di iniziative volte al rilancio dell’occupazione e al contrasto dello spopolamento dei piccoli borghi storici.
Soggetti ammissibili
Possono presentare la propria proposta progettuale i Comuni – in forma singola o aggregata fino ad un massimo di tre Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti.
Le aggregazioni di Comuni possono riguardare Comuni limitrofi o Comuni che ricadono nella stessa Regione e che condividono gli stessi tematismi. Attenzione: nel caso di aggregazioni di più Comuni, a pena l’esclusione, deve essere presente un borgo storico in ognuno dei Comuni dell’aggregazione.
Si segnala inoltre che l’Avviso è rivolto, in modo particolare, a quei piccoli centri collocati nelle aree marginali del Paese.
Interventi ammissibili
L’Avviso pubblico promuove progetti locali di rigenerazione culturale e sociale caratterizzati da interventi con finalità di interesse collettivo, sostenibili nel tempo, sinergici e integrati tra loro, volti a rivitalizzare il tessuto socioeconomico dei borghi e in grado di produrre effetti positivi in termini di: crescita occupazionale, contrasto allo spopolamento, incremento della partecipazione culturale e dell’attrattività turistica.
Nel dettaglio ogni progetto può prevedere più linee d’azione ed interventi differenti come ad esempio la realizzazione di:
- servizi e infrastrutture culturali (creazione di spazi di co-working e di studio, realizzazione di spazi per servizi socio-culturali-ricreativi, ecc.);
- iniziative per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale (iniziative/attività per l’educazione, sensibilizzazione e informazione destinate al pubblico in generale e in particolare alle comunità locali e ai giovani, ecc.);
- infrastrutture per la fruizione culturale-turistica (creazione/completamento di itinerari culturali e/o naturalistici, potenziamento e qualificazione del sistema di accoglienza, potenziamento e qualificazione del sistema ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi di comunità, ostelli o alberghi diffusi, ecc., mediante il recupero del patrimonio edilizio storico purché connessi alla strategia della proposta presentata);
- iniziative per l’incremento dell’attrattività residenziale e il contrasto allo spopolamento (iniziative per trattenere/attrarre giovani, famiglie con bambini, iniziative per favorire una residenzialità temporanea collegata ad università, centri di ricerca, scuole di formazione, ecc., iniziative per favorire una residenzialità temporanea di artisti).
Spese ammissibili
Tra le spese ritenute ammissibili si hanno:
- spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi;
- spese per la pubblicazione di bandi di gara;
- spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
- spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche;
- imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
- allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
- spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili;
- spese per la realizzazione di attività, servizi culturali, sociali, ricreativi, eventi, manifestazioni, comprese le spese per l’affitto di spazi e locali in cui si svolgono le iniziative programmate, per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, per la direzione artistica e per il compenso ad artisti, relatori, ospiti, ecc.;
- spese per la realizzazione di studi/ricerche propedeutiche, attività di accompagnamento;
- costi per l’avvio della gestione di attività e servizi;
- costi di promozione e comunicazione.
Contributo
È previsto un contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di euro 1.600.000,00 per ciascun progetto locale di rigenerazione culturale e sociale ammesso a finanziamento.
Tempistiche
Le domande di finanziamento vanno presentate entro il 15 marzo 2022.
Non esitare a contattarci per conoscere tutti i dettagli e le opportunità legati a questo Avviso pubblico del Ministero della Cultura.