La Regione Emilia-Romagna ha da poco avviato un bando volto a erogare contributi a sostegno dei processi partecipativi così come previsto dalla L.r. 15/2018 “Legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche”. Nel dettaglio il bando prevede l’erogazione di contributi a enti locali, altri soggetti pubblici e soggetti giuridici privati (cioè associazioni, comitati, cooperative, ecc.) con l’intento di garantire il sostegno ai processi partecipativi svolti nei territori affinché la cultura del dialogo partecipato tra la pubblica amministrazione e i cittadini continui a svilupparsi e radicare.

Beneficiari

Possono partecipare al bando:

  • gli enti locali (Comuni, Province, Unione di Comuni);
  • altri soggetti pubblici;
  • soggetti giuridici privati, cioè associazioni, comitati, cooperative, ecc. purché abbiano ottenuto l’adesione formale dell’ente responsabile e titolare della decisione oggetto del processo partecipativo.

Requisiti e caratteristiche dei processi

I processi partecipativi che possono essere presentati e concorrere al bando devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • il processo partecipativo deve essere ideato come percorso strutturato di dialogo e confronto avviato in vista della elaborazione di interventi, progetti, atti di programmazione e pianificazione, atti normativi e regolamentari di competenza degli enti locali o di altri soggetti pubblici;
  • il processo partecipativo deve essere propedeutico alla decisione che gli enti responsabili assumeranno in merito all’oggetto (quindi gli enti non devono aver già formalizzato una decisione mediante l’adozione di atti amministrativi e devono assumere un impegno a sospendere tali provvedimenti);
  • il processo partecipativo deve riferirsi ad un oggetto che va definito in fase progettuale e riportato nel modulo di progetto che si intende presentare.

I processi partecipativi dovranno inoltre prevedere i seguenti elementi di qualità tecnica:

  • la sollecitazione delle realtà sociali, organizzate o meno, del territorio in questione con attenzione alle differenze di genere, di abilità, di età, di lingua e di cultura;
  • l’inclusione, immediatamente dopo le prime fasi del processo, di eventuali soggetti sociali organizzati in associazioni o comitati già presenti oppure sorti conseguentemente all’attivazione del processo o di cui si è venuti a conoscenza dopo l’attivazione del processo;
  • la costituzione di un tavolo di negoziazione, sin dalle prime fasi, con i principali soggetti organizzati del territorio che si sono dichiarati interessati al processo;
  • l’utilizzo di metodi previsti per la mediazione delle eventuali divergenze e di verifica di eventuali accordi tra i soggetti partecipanti, anche attraverso l’implementazione di strumenti di democrazia diretta o partecipativa e deliberativa;
  • l’accessibilità di tutta la documentazione del progetto e del percorso partecipativo attraverso pagine web dedicate appositamente alla comunicazione del processo.

Interventi ammissibili

Il bando consente di progettare un percorso partecipativo su qualsiasi tematica; tuttavia viene data la priorità alla valorizzazione di progettualità che, a livello locale, siano in grado di agire sui seguenti temi:

  • politiche in materia sociale e sanitaria, ambientale, territoriale, urbanistica e paesaggistica;
  • politiche per lo sviluppo sostenibile (obiettivi dell’Agenda 2030);
  • politiche per sostenere la trasformazione/transizione digitale (in tutti gli ambiti);
  • progetti finalizzati alla co-progettazione di comunità energetiche o di gruppi di autoconsumo collettivo di energie rinnovabili (legge regionale n. 5 del 22 maggio 2022).

Il bando prevede inoltre dei bonus:

  • Bonus giovani: progetti nei quali i giovani vengono considerati attori di qualsiasi processo a prescindere dal suo contenuto e in modo trasversale rispetto alle policies;
  • Bonus parità di genere: progetti che agiscono promuovendo la parità di genere;
  • Bonus accessibilità: premialità per processi accessibili (accessibilità fisica, digitale, linguaggio, ecc.);
  • Bonus integrazione di politiche: premialità per progetti che coinvolgono più policies / settori dell’amministrazione proponente.

Sarà attribuito anche un ulteriore bonus, cumulabile con i precedenti, nel caso in cui l’oggetto del processo partecipativo sia attinente alla destinazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa, di cui all’articolo 19 della legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18 “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”.

Contributo

Ogni soggetto proponente può presentare un unico progetto e il contributo massimo è pari a 15.000 €.

Tempistiche

La domanda di partecipazione può essere presentata entro le ore 12.00 del 6 dicembre 2022.

Tutti i progetti dovranno poi essere avviati entro il 15 febbraio 2023 e concludersi entro il 31/12/2023.


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